Concerto sinfonico di Natale
Teatro Mattarello
Trendeventi si occupa dell'assistenza tecnica al concerto.
Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Romolo Gessi Pianista Antonio Camponogara Il concerto sinfonico di quest’anno è incentrato sulle musiche di L.v. Beethoven (1770-1827) e Aleksandr Skrjabin (1872 -1915), di cui ricorre il centenario della morte. Del sommo compositore nato a Bonn e vissuto a Vienna ascolteremo in apertura L’Ouverture “Le rovine di Atene”op. 113, musiche di scena composte nel 1812 per celebrare il Re Stefano, primo benefattore dell’Ungheria. La scena e la trama sono ambientate nella città di Atene in rovina e occupata dai Turchi. Minerva vorrebbe portarsi a Roma , ma anche la città eterna è dominata dai barbari; è sulle rive del Danubio che occorre trasferirsi. In veste di pellegrini gli Dei raggiungono la città di Pest; sopraggiunge un corteo dove troneggiato le statue di Talia e di Melpomene, circondate da grandi personaggi tragici fra cui Coriolano, Guglielmo Tell, Maria Stuarda, Egmont. Le statue vengono introdotte nel nuovo tempio dedicato alle Muse della commedia e della tragedia e collocate su due distinti altari, fra i quali per prodigio improvvisamente appare un terzo altare con il busto dell’imperatore Francesco I, il cui capo viene subito incoronato da Minerva con un ramoscello d’ulivo. Il popolo d’Ungheria acclama entusiasticamente il monarca giurandogli eterna fedeltà. Skrjabin, insieme al quasi coetaneo Rachmaninov è uno dei più geniali esponenti del grande concertismo russo. La storia del suo pianismo tende a configurarsi come quella dell’assimilazione del modello chopiniano dalla quale sortirà uno stile personalissimo. Il concerto op. 20 composto in età giovanile, è l’unico della sua immensa produzione musicale. Concluderà il concerto l’Ottava Sinfonia in fa maggiore op. 93, la più breve delle composizioni di Beethoven. Di carattere brillante e spirituale essa segna un ritorno inatteso ad una forma classica, consona ai modelli di Haydn e Mozart. L’ottava Sinfonia rappresenta un’Opera della maturità artistica del compositore per la cura del lavoro strumentale ed il sapiente sviluppo del gioco armonico.
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